Studiare rende pericolosi? Il diritto allo studio in carcere: considerazione a margine del ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo Crisci c. Italia (ric 47120/2021) Convegni

Il convegno si terrà il 13 aprile, dalle 15:00 alle 18:00, presso la sede del Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Bologna (Via Zamboni 22, Bologna). Interverranno oltre all'avv. Francesca Cancellaro, Giovanni Maria Flick presidente emerito della Corte Costituzionale ed il Garante nazionale delle persone private della libertà personale Mauro Palma.

Il convegno è dedicato al diritto allo studio in carcere e prende le mosse da un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo che l’avv. Francesca Cancellaro ha presentato per Antigone insieme a Giovanni Maria Flick. Il ricorso, che attualmente è pendente davanti alla Corte di Strasburgo (Crisci c. Italia, num. 47 120/21) riguarda il caso di un detenuto del carcere di Bologna che si è visto negare una misura alternativa alla detenzione dal Tribunale di Sorveglianza, anche in ragione del fatto che le lauree e il master conseguiti nel corso della carcerazione lo avrebbero reso “più pericoloso”, avendo in buona sostanza potenziato la sua capacità criminale. Il caso ci è sembrato di grande stimolo per ragionare sul senso profondo del riconoscimento del diritto allo studio nel contesto del trattamento penitenziario alla luce delle previsioni nazionali e sovranazionali che disciplinano la materia.